“Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti”

Pubblicato il 5 marzo 2015

Le principali innovazioni introdotte nello statuto

Art. 1. È costituita un’Associazione Nazionale tra gli ex Deportati politici e “razziali” nei Campi di concentramento nazisti (KZ) ed i familiari dei Caduti con la denominazione Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED) con sede in Milano.”

È questo il primo articolo del nuovo statuto dell’ANED, approvato al termine del XV Congresso nazionale di Milano. Dopo oltre mezzo secolo, l’ANED, che da sempre si dichiarava emanazione di “ex Deportati politici e razziali nei Campi nazisti”, cambia dunque la propria denominazione, scegliendo di chiamarsi semplicemente “Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti”, e non facendo più riferimento ai soli “deportati politici”. Già dal primo articolo il nuovo statuto porta dunque un forte segno di cambiamento.

La maggiore novità, però, è quella introdotta dal congresso all’articolo 5, che stabilisce chi concretamente può iscriversi all’ANED.
Il vecchio statuto, fin dalle origini, stabiliva:
Art. 4. Sono soci ad honorem i deportati politici e razziali Caduti nei campi nazisti e coloro che siano deceduti successivamente a causa dei patimenti e delle sevizie subite durante la deportazione.
Art. 5. Sono soci su domanda documentata:
a) i cittadini italiani che per motivi politici e razziali furono deportati nei campi nazifascisti;
b) i familiari dei Caduti
.”

In pratica, per aderire all’ANED, bisognava essere o ex deportati o familiari di un deportato ucciso nei Lager. Una norma, questa, spesso disattesa, tanto che l’ANED ha accolto da tempo anche i familiari dei deportatisopravvissuti ai Lager, con una interpretazione assai estensiva delle proprie norme statutarie.
Oggi questa situazione di fatto trova sanzione del nuovo testo fondamentale dell’associazione, visto che lo statuto consente la iscrizione ai “familiari dei Caduti e degli ex Deportati”.
Di più, dopo un lungo dibattito, lo statuto consente d’ora innanzi la possibilità di aderire ai “cittadini italiani che, dichiarando di accettare tutti i valori della guerra di Liberazione e della lotta contro il nazismo e contro il fascismo e per l’attuazione della Costituzione, esplicitamente si impegnino ad acquisire essi stessi una approfondita conoscenza storica della Resistenza e della Deportazione e a diffonderla in particolare tra le nuove generazioni per consentire ai giovani di affrontare e svolgere i loro doveri di cittadinanza democratica”.

Stabilito che “le domande di ammissione devono essere presentate alla Sezione competente per territorio”, l’associazione ha rinviato a un regolamento che sarà predisposto da una apposita commissione e sottoposto all’esame del nuovo Consiglio nazionale il compito di stabilire la procedura attraverso la quale le sezioni dell’ANED vaglieranno le domande di ammissione.

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