Torun-Danzica-Malbork-Stutthof-Tana del Lupo, giorno per giorno.

Pubblicato il 18 giugno 2015

Foto gruppo "Danzica"Cronologia di sei bellissime giornate in tour, raccontate da Elisa.

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GIORNO 1
Cari compagni di avventure, inizia il nostro viaggio verso il nord della Polonia.
Questo primo (mezzo) giorno sembrava cominciato con il piede sbagliato: due amici ci avevano allarmato dicendo che forse non sarebbero più riusciti a venire, poi per fortuna si è tutto risolto. Al momento di avviarci verso l’aeroporto un incidente in autostrada e un altro incidente in superstrada che hanno creato un traffico anomalo (40 minuti per fare 8km). Insomma ci siamo un po’ spaventati, ma ci siamo anche detti che se esiste una legge del contrappasso allora questo tour sarà fantastico
Siamo partiti con il volo Ryanair delle ore 21.10 dall’aeroporto di Bergamo e atterrati a quello di Varsavia alle 23. Qui abbiamo conosciuto Roberto, la nostra guida per l’intero viaggio. Roberto è italiano ma vive in Polonia da diversi anni e fa la guida professionale, l’accompagnatore turistico, il giornalista, il fotografo, l’insegnante di italiano e il traduttore. Un tipo tosto . Ci ha dato qualche info sulla Polonia in generale e su Varsavia. Ci ha anche ricordato che domani dobbiamo cambiare i soldi… Qui non c’è l’euro! Ci sono gli zloty… 1€ per 4 zloty.
Abbiamo preso il pullman e abbiamo fatto 170km da Varsavia verso Torun (nostra prima meta). Dopo 2 ore e mezza siamo arrivati all’hotel belli stanchi ma felici di incominciare questo nostro nuovo viaggio della memoria tutti insieme! Qui fa freddino ❄ 10 gradi questa notte, ma le previsioni fanno ben sperare…
Vi terremo aggiornati giorno per giorno, buonanotte a tutti da Torun. Città che domani vi descriveremo in maniera più dettagliata sveglia tra meno di 5 ore. ciaoooo.

GIORNO 2
Benvenuti nella splendida Torun, gioiello dell’est, città tutelata dall’unesco. La nostra guida locale Eva esordisce dicendo che di Torun occorre ricordare tre aspetti fondamentali:
1) il gotico (stile prevalente nelle chiese e nelle facciate signorili, con mattoni rossi).
2) Copernico (nato e vissuto per i suoi primi 18 anni proprio qui)
3) i biscotti con lo zenzero ricoperti di glassa di cioccolato (o piacciono o non piacciono sono un po’particolari…).
Abbiamo visitato tutto il centro storico, la casa di Copernico e mangiato in un tipico ristorntino polacco (spesa a persona 25zloty, cioè più o meno 6€, ma che mangiata!! ).
Abbiamo poi scalato la torre medievale presente nella piazza principale che ci ha dato una vista sensazionale sulla Vistola (fiume che attraversa la città) e su tutto il centro.
Alcuni dati interessanti:
– i cavalieri teutonici in questa città ne hanno combinate di tutti i colori.
– la piazza principale è esattamente 100m x 100m, al suo interno troviamo il comune, un palazzone originale! Ha 4 torri come le 4 stagioni, 52 stanze come le settimane in un anno e 365 finestre come i giorni…
– un operaio polacco in media guadagna sui 350€ al mese e qui la vita costa meno ma non cosí tanto meno (basti pensare alla benzina che costa poco meno che in Italia)…
– 2 leggende molto interessanti che spiegano la pendenza della torre (vedi foto) e la sparizione delle rane da Torun (vedi altra foto).
Ci sarebbe ancora molto da dire ma non voglio dilungarmi… Proseguiremo domani con la sveglia all’alba, pullman e un viaggio di circa 2 ore verso il Castello di Malbork… Ne vedremo ancora delle belle! Continuate a seguirci nelle nostre avventure! Passo e chiudo! Buonanotte a tutti.

GIORNO 3
Udite udite gente … Questa mattina abbiamo avuto la fortuna di visitare il Castello medievale più grande d’Europa . Le mura del castello di Malbork avevano un perimetro di 5km e al loro interno vivevano più di 1000 persone tra i cavalieri teutonici e la servitù.
I cavalieri teutonici erano dei monaci guerrieri che combattevano e conquistavano per evangelizzare le popolazioni. Erano un ordine molto possente, ricco (sovvenzionato anche dal papa e da nobili) e feroce. Benché in Europa fossero solo in 700, costruirono 330 castelli di cui 130 in Polonia. Ogni castello era a una distanza massima di 30km dall’altro in modo tale che potessero comunicare agevolmente con i segnali di fumo. Questo aspetto li rese invincibili per molto molto tempo.
Essi erano devoti alla vergine maria e dovevano seguire 3 ordinamenti specifici:
Voto di povertà
Voto di castità
Voto di obbedienza. Di fatto portavano avanti solo il terzo . Nel castello le donne non erano ammesse (in teoria) perchè si diceva indebolissero la volontà degli uomini.
Abbiamo girato le varie sale del castello, visto le stanze, sale da pranzo e anche la torre “bagno” ( sfruttavano l’altezza e la forza di gravità per eliminare tutti i liquami biologici). Un’invenzione innovativa per i tempi! Come anche il riscaldamento a pavimento che avevano ripreso dai romani
Un castello affascinante e molto interessante. Finita la visita tutti liberi per pranzo e successivamente rotta verso Danzica (circa un’oretta e mezza di pullman e poco più di 100km). La nostra guida e accompagnatore turistico Roberto vive qui in pianta stabile da diversi anni e domani ci illustrerà bene tutta la sua storia… Tenetevi pronti per il prossimo capitolo su Danzica, capitale della Pomerania e luogo di commercianti e di grandi ricchezze…
Passo e chiudo, a domani.

GIORNO 4
Voltiamo pagina e ci troviamo a Danzica, una città spettacolare dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico. Roberto ci ha deliziato con racconti di ogni genere percorrendo in lungo e in largo tutti gli angoli del centro storico, chiesa principale compresa. Innanzi tutto occorre precisare che Danzica faceva parte della famosa lega Anseatica ed era fondamentalmente una città di mercanti e commercianti. Commerciavano di tutto ma soprattutto grano, a testimonianza di questo fatto possiamo scorgere le decine di granai presenti lungo la riva destra del fiume Motlawa (in realtà è uno dei vari rami della foce del fiume Vistola).
Abbiamo visitato la Casa di Artù, sede delle corporazioni dei commercianti dell’epoca dove essi mettevano in mostra opere d’arte, ricchezze e merci e dove accoglievano uomini d’affari. Può essere definita un primo museo ancor prima che esistesse il concetto di museo. La casa si chiama in questo modo per nobilitare i commercianti e dargli spessore e importanza agli occhi della popolazione. Abbiamo visitato la chiesa principale, Santa Maria, chiesa spoglia poiché protestante ma con storie molto interessanti… soprattutto le vicende di un quadro rappresentante l’apocalisse (vedi foto per spiegazione) e sul carillon (vedi foto). Poi abbiamo visto la via reale, le porte della città, le mura. Questa città è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale e poi è stata successivamente ricostruita fedelmente. Molto importante qui a Danzica è la lavorazione e il commercio dell’ambra. Resina dal grande valore. Molti negozi espongono e vendono gioielli di ogni tipo e oggettistica variegata con piccoli pezzi d’ambra incastonati. Si dice abbia potere calmante e che faccia bene all’organismo. Più tardi terminato il tour nel centro storico ci siamo fatti portare dal nostro autista fino al mare… Ebbene sì al Mar Baltico, proprio dove scoppiò la seconda guerra mondiale. Danzica si trova a 4km all’interno della foce del fiume rispetto al mare per motivi di difesa dai pirati che un tempo pullulavano nel mare del Nord e nel mar Baltico. Qualcuno ha anche fatto un giro sul galeone che percorreva tutto il fiume fino al mare. Qualcuno ha puciato i piedi nell’acqua gelata, e qualcuno ha anche fatto il bagno insomma ce la siamo spassata. In tutto ciò non ci siamo fatti mancare nemmeno gli svaghi… Quindi ottime birre in birrifici locali, giro sulla ruota panoramica, shopping alle bancarelle, abbiamo ascoltato della buona musica da artisti di strada sotto la Porta Verde (porta principale di accesso al centro storico), e chi più ne ha più ne metta. Inoltre abbiamo ripercorso le vie del centro la sera con le luci e la vita notturna. Un’atmosfera piacevole e intensa… A domani per nuovi racconti sul Campo di concentramento di Stutthof e La tana del lupo… Ciaooo

GIORNO 5
Anche il cielo oggi sembra essersi adeguato all’itinerario. Le mete all’ordine del giorno sono il Lager di Stutthof e la Tana del Lupo.
Andando per ordine… Questa mattina abbiamo salutato Danzica e dopo aver percorso una 60ina di Km ci siamo trovati al campo di concentramento. Questo lager, come spesso accade, si trova immerso in un paesaggio idilliaco, e nascosto in mezzo ai boschi. Agli abitanti del posto fu detto che lì avrebbero costruito un carcere per i criminali altamente pericolosi e loro ci credettero. Ma la storia non fu proprio questa. Stutthof fu il primo campo aperto al di fuori delle frontiere del Reich e l’ultimo ad essere liberato alla fine della guerra. Le prime persone ammazzate in questo posto furono gli intellettuali di Danzica su ordine di Hitler e Himmler per evitare future sollevazioni popolari. I drastici elementi comuni a tutti i campi di concentramento nazionalsocialisti sono: casacche a righe bianche e blu con triangolo del colore designato alla particolare categoria del prigioniero (stella di David gialla per ebrei), costruzione di camere a gas e forni crematori per stare al passo con le morti necessarie al Reich e lo smantellamento dei corpi, crudeltà e poco cibo (basti pensare che la razione giornaliera consentita era massimo 1000 calorie, mentre un essere umano in media ha bisogno almeno di 4000 calorie). Alla fine del 1944 con l’avanzare delle armate russe il campo fu evacuato e i prigionieri rimasti intrapresero la cosiddetta marcia della morte verso i campi all’interno della Germania morendo di freddo e di stenti nel gelido inverno dell’est. Si calcola che in generale a fronte di 115 mila internati qui ne morirono circa 65mila di 25 differenti nazionalità.
Terminata la visita al campo ci siamo spostati con il pullman più a Nord verso il confine con la Russia. Lungo il tragitto abbiamo incontrato miriadi di cicogne. Roberto ci ha raccontato che esistono paesi dove d’estate sono più le cicogne degli esseri umani
Nel primo pomeriggio siamo arrivati alla cosiddetta Tana del Lupo, Quartier Generale di Hitler nato nel 1940. Costruirono in questa zona una struttura colossale composta da decine di bunker collegati tra loro con tunnel sotterranei. Fu scelto questo luogo Primo perché si stavano preparando per invadere l’Unione sovietica e quindi occorreva costruirlo vicino al confine con la Russia (motivo strategico), poi perché la località prescelta si trovava in un bosco di latifoglie che forniva ottimo riparo e perché erano protetti dai laghi e le paludi a sud (motivo geografico). Inoltre qui vicino passava la ferrovia (motivo pratico). Insomma presero 50mila polacchi dai campi di lavoro e gli fecero costruire le strutture, ma le squadre completavano blocchi singoli senza avere idea della struttura finale e globale. Così in teoria si poteva evitare la fuga di notizie. Di fatto le notizie circolarono lo stesso ma la tana del lupo era invisibile in tutto e per tutto anche dall’alto perché avevano utilizzato tecniche di mimetizzazione tramite reti di copertura e intonaci mischiati a erbe, trucioli e muschi. Qui avvenne uno dei 40 attentati cui sfuggì Hitler (forse il più importante) nella famosa operazione Valchiria. Stauffenberg e i suoi collaboratori oltre a non essere riusciti nell’intento per una serie di coincidenze a loro sfortuite, furono successivamente catturati e giustiziati. Si consiglia di vedere il film per una maggiore comprensione degli avvenimenti oggi la tana del lupo appare come grandi blocchi distrutti e ammassati in mezzo ad un bosco, poiché i tedeschi due giorni prima dell’arrivo dei russi fecero saltare in aria tutto per nascondere le tracce del proprio operato.
Terminata la visita in questo posto surreale e apparentemente post apocalittico ci siamo diretti verso la zona dei Laghi nel cuore della Varmia-Masuria e in particolare nella cittadina di Mragowo. Ultima tappa di questo viaggio della memoria che purtroppo sta volgendo al termine. Buona giornata a tutti, a domani…

GIORNO 6
La nostra avventura giunge inevitabilmente al termine con nostro grande rammarico . Ieri sera dopo l’intensa giornata trascorsa al lager di Stutthof e alla Tana del Lupo siamo arrivati a Mragowo. Si tratta di una piccola cittadina turistica nella zona dei laghi al nord est della Polonia. Il resort in riva al lago era uno spettacolo… Piscina, sauna, campo da bowling, ping pong, mini golf e chi più ne ha più ne metta. Sia ieri sera che stamattina abbiamo fatto una bella passeggiata sulle sponde per goderci il clima piacevole e la vista stupenda. Numerosi animali e soprattutto uccelli popolano il luogo, e tanti di loro in questo periodo hanno fatto i cucciolini… Abbiamo visto cigni, cormorani, gabbiani e una famiglia di Folaghe . La cittadina è molto tranquilla e spoglia, giusto qualche negozietto qua e là e nulla di più. Qui ci vengono i tedeschi e i polacchi benestanti a fare le vacanze. In effetti ci diceva Roberto che per i Polacchi è più conveniente andare a Sharm El Sheik che venire qui in Varmia-Masuria. Insomma è stata una piccola tappa di appoggio per avvicinarci all’aeroporto e quindi rientrare a Bergamo.
Bene… Ora purtroppo dobbiamo salutarci e dirci arrivederci al prossimo anno. Sicuramente sarà pieno di sorprese e come sempre emozionante. È stato un piacere RICORDARE e NON DIMENTICARE insieme a voi. Siamo un gruppo super!!!
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